sabato 20 aprile 2024

Fine campionato 1° divisione Pallavolo Cernusco

Ieri sera abbiamo vinto ma è passata l'altra squadra. 

La squadra con cui ci giocavamo in una gara secca la possibilità di andare ai playoff, la squadra che abbiamo battuto due volte su due e che nonostante questo... è passata lei per una questione di punti, anzi per una questione di set. Lo sport a volte è questo: una questione di dettagli.

E in palestra lo sapevano tutti, anche quegli spettatori che, come avevo anticipato alle mie ragazze, in quella palestra per noi non si erano mai visti.

Giocare gli ultimi set è stato surreale: occhi rossi ovunque, poche parole, facce tristi. Il nostro sogno si era infranto ed era chiaro a tutti. 

Ovunque si respirava amarezza.

Sarebbe potuta finire a pallate ed invece abbiamo vinto. Abbiamo vinto anche se non è sembrato, anche se qualcuno avrà pensato che sia stato inutile, anche se le lacrime erano più numerose dei sorrisi.

L'abbiamo sempre saputo che sarebbe stata un'impresa. Abbiamo giocato per tre mesi con l'obbligo di vincere e siamo arrivate allo "spareggio" in casa contro ogni pronostico.

Nessuno può cancellare un girone di ritorno da migliori del torneo con:

- 11 vittorie su 12

- 31 punti fatti su 36 disponibil

- una sola sconfitta, per 3-2, contro le prime in classifica


Qualcuno potrà pensare: e a cosa è servito?


E' servito che abbiamo giocato la partita più emozionante dell'anno della nostra società e questo non ce lo può togliere nessuno.

Che decine di ragazzine della nostra società erano lì a tifare e a cantare per noi.

Che le nostre famiglie ed i nostri amici erano li per noi: grazie ai miei amici che c'erano quando a giocare ero io e che mi sono vicini anche oggi nelle nuove vesti di allenatrice.

Grazie alle mie pulcine che fino all'ultimo hanno fatto il tifo da vere tamarre quali sono.

Grazie a Marzia e Tati che coi loro sguardi mi hanno detto più di mille parole.

Non è stata la nostra migliore partita ma sono contenta delle mie ragazze e di questi mesi passati insieme; ve l'abbiamo già detto di persona e ve lo ripetiamo: siete state brave.

Abbiamo fatto non una rincorsa ma una vera e propria scalata in verticale

Il 15 gennaio il secondo posto sembrava solo un miraggio, un obiettivo irraggiungibile per motivare una stagione iniziata in difficoltà e... siamo arrivate alla fine a giocarcela.

Subentrare a metà anno non è stato facile, cercare di conoscersi e di capirsi in così poco tempo neanche: spero soprattutto vi siate divertite più delle volte che vi siete rotte le palle :-)

Per me sono stati tre mesi emozionanti e adrenalicini, una vera e propria sfida: 79 giorni in palestra su 94 di vita

Grazie Titti perché solo con te potevo affrontare una sfida simile. E sopravvivere 😅

Spero che l'amarezza passi presto e rimanga un ricordo bello come il nostro abbraccio.



W la pallavolo.

mercoledì 3 aprile 2024

Bayer contro Aspirina - L’umorismo che resiste ai diserbanti. A cura della redazione di Erbacce

A volte le offerte fanno scoprire progetti interessanti. È il caso di questo libriccino verde di poco più di cento pagine che ha visto la luce nel 2019 e che negli archivi del Libraccio era già a metà prezzo: se lo trovate in giro, investite i soldi di una focaccia farcita per un testo farcito di idee interessanti! 

La sintesi migliore di Bayer contro Aspirina la trovate nella quarta di copertina: "Una storia paradossale ma vera: l’attacco del colosso chimico Bayer alla rivista umoristica e femminista Aspirina. Una lotta satirica e creativa contro l’estinzione, in cui la sproporzione di potere dà origine a indagini, risate, inedite metamorfosi, fino alla nascita del progetto ecoumorista Erbacce. www.erbacce.com".

Bayern contro Aspirina è una raccolta di immagini, racconti ed interviste in cui si sente la passione oltre il lavoro, l’interesse slegato dal guadagno di quando si fa qualcosa per piacere e non per dovere. Si sente anche l’orgoglio delle sue creatrici e collaboratrici, c’è qualcosa che va oltre la lettura e la scrittura, c’è un progetto comune ma soprattutto… c’è vita in queste pagine. E voi, questa storia e questa vita: avete voglia di conoscerla?

Per altri suggerimenti di lettura: cliccate qui.

Se volete darvi ai fumetti qui e se invece volete scoprire qualcosa di più sui cani… qui!

Buona lettura

lunedì 1 aprile 2024

LA GUERRA DEI NONNI

Dopo la delusione de Il sesso degli angeli ho provato a ridare fiducia ad una commedia italiana dell'anno scorso: la guerra dei nonni. Nomi di richiamo: Vincenzo Salemme e Max Tortora.



Salemme è un nonno che vive con figlia, genero e tre nipoti. La figlia ed il marito devono partire per Dubai e lui dovrà controllare casa e nipoti in loro vece. Ma non da solo! Infatti alla compagnia si aggiunge l'altro nonno,  Tortora, più simpatico e caciarone con cui parte la guerra del titolo per conquistarsi l'amore dei nipotini. 

La guerra è, come spesso accade, impari: Tortora infatti interpreta il nonno simpatico ma irresponsabile mentre Salemme quello giudizioso e noiosetto. 

Diciamo che il trailer è la parte più divertente del film.

E via un altro film dai; a breve arriverà la recensioni di The miracole club (ma posso già dirvi che lì sarà il cast la cosa migliore del film!).

Provate a cercare in questa lista che magari avrete più fortuna!

sabato 30 marzo 2024

IL SESSO DEGLI ANGELI

 Un film di Pieraccioni del 2022. Con l'immancabile Ceccherini (ma solo in cameo).



Pieraccioni è Don Simone, un parroco della provincia fiorentina la cui chiesa sta cadendo a pezzi. La morte dello zio gli porta in dote un'inaspettata eredità: una fiorente attività che si trova a Lugano. Don Simone però non sa che l'attività è un bordello regolamentato! mentre il suo sagrestano accompagnatore si da alla pazza gioia con una delle ragazze, il prete è dibattuto: come fare ad accettare quella scabrosa eredità? Ad un passo dal rinunciare il don scopre che lo stabile del bordello era originariamente registrato come asilo e così... lo riconverte.

Se come me avrete l'ardire di vedere il sesso degli angeli si, ve lo confermo: non saranno imbarazzanti solo i primi cinque minuti, purtroppo. Qui altri film recensiti

Trama inesistente, comicità retta sull'accento toscano e le parole storpiate, attori improvvisati: chissà di chi è amica la fedele con l'accento americano perché la sua presenza è davvero incomprensibile. Come quella di Marcello Fonte che ho trovato una sorta di imitazione di Massimo Troisi (e si, pare davvero parli in quel modo). 


giovedì 28 marzo 2024

IL DOLORE DEGLI ALTRI E' UN DOLORE A META'

immagine dal sito Pain? What is Pain? • Peak Physio (peak-physio.com.au)
 

Ho trovato questa frase in un libro e da quando l’ho letta ci ho riflettuto su spesso.

La frase era scritta proprio così, affermativa. Non c’era un punto interrogativo davanti per solleticare il dubbio delle nostre anime buone.

Il dolore degli altri è un dolore a metà perché, non toccandoci direttamente, non può avere la stessa intensità. Sembra quasi inevitabile, no?

Quest’affermazione però fa scattare tante altre considerazioni: come può davvero capirci qualcuno, quando stiamo male, se il nostro dolore per lui è solo la metà?

E se quel qualcuno non è neanche un parente o innamorato quanto potrà comprendere il nostro dolore? Quanto è un quarto del dolore degli altri?


Ma poi forse... non è così anche per la gioia e la felicità? Le vittorie e i successi? Quanto sono condivise le cose belle? Osservando il mondo di invidiosi e indifferenti che ci circonda sospetto anche lì molto meno della metà.

Ma quando siamo felici è diverso: ci basta quello e stiamo bene. Chisseneimporta di tutto il resto!


Invece il dolore non piace a nessuno. Ne a chi lo subisce ne a chi lo vede.

Ma mentre chi lo subisce non può farci niente (se dovete togliere un dente o fare un’operazione mettete in preventivo che del male lo sentirete e almeno avete una motivazione che vi “aiuterà” a tollerarlo), chi sta vicino a chi soffre può solo osservare e notare, se ha un minimo di empatia. Può dispiacersi del vostro stato ma

mercoledì 13 marzo 2024

BASTA CON QUESTE CA**ATE - di Gary John Bishop

 2019 - Stop Doing That Sh*t

Titolo abbastanza esaustivo ma è il sottotitolo che esplica meglio il tema di questo testo: Come smettere di raccontarsi palle e godersi di più la vita.

Purtroppo il libro di Bishop non ha soddisfatto le mie aspettative, un libro di una persona simpatica che però lascia poco. Tutto l'opposto di Chiudi quella ca**o di bocca che avevo recensito qui poco tempo fa.

Il pregio è che si legge facilmente e non richiede particolare concentrazione. Il difetto è che non lascia nulla di memorabile.

Basta con queste ca**ate è suddiviso in tredici capitoli:

  1. Ecco il problema (vivere col pilota automatico e lasciare che parole ed emozioni ci definiscano e limitino)
  2. Una vita di sabotaggi (le conclusioni che hai tratto su te stesso, su chi ti circonda e sulla vita stessa)
  3. La domanda - Perché
  4. La piccola spugna magica - che da piccoli eravamo tutti entusiasti della vita e delle esperienze e che poi col tempo ci siamo irrigiditi e seccati
  5. Gettato nel mondo - non siamo zolle d'argilla e l'importante non è quel che si fa di noi, ma quel che facciamo noi stessi di ciò che hanno fatto di noi. Jean-Paul Sartre
  6. Stabilire la verità - la tua verità e LA Verità non sono la stessa cosa. Ripetere come Bart Simpson un milione di millemila volte
  7. I tre sabotatori
  8. Te stesso
  9. Gli altri
  10. La vita
  11. La punta della lancia - liberarsi dell'autosabotaggio e del... dubbio!
  12. Trova la via d'uscita - quanto ci si impegna per realizzare davvero i propri sogni
  13. Puoi finalmente smetterla con le cazzate, dico sul serio! - non sei una stramaledetta poltrona, sei un'espressione, quindi alza il culo ed esprimi il tuo futuro. Prova, prova e... riprova. 
Voi avete tutte queste forze?

Almeno per leggere un libro si dai guardate in questa lista che ce ne sono di carini! Buona lettura


domenica 11 febbraio 2024

Povere creature (film 2024)

Una giovane donna si butta da un ponte su un fiume. Poi la ritroviamo che si diverte come una matta a colazione: sbattendo le mani, sputando cibo e trotterellando per un'elegante case vittoriana come in preda ad un'euforia folle.

Bella parla male ma è curiosa di tutto. "God" è molto paziente con lei e le insegna tante cose, anche ad affettare i cadaveri. God è un medico-professore pieno di cicatrici e originalità: il suo giardino pullula di strani incroci animali: cani-pollo, cani-oca e maiali-pollo. Ma Bella che cos'é? la ragazza chiede di saperlo man mano che la sua consapevolezza di esistere cresce insieme a lei. God la ripescò dal fiume ad un passo dalla morte totale e le impiantò